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AMBIENTE

 

Mare

I bagni in mare non comportano in genere rischi infettivi. Fare attenzione per evitare il pericolo di annegamento e informarsi in loco sulla presenza di pesci pericolosi.

Evitare di camminare a piedi nudi sulla spiaggia e di sdraiarsi a diretto contatto con la sabbia. 

I bagni nelle acque dolci sono invece sconsigliati perché possono essere presenti  parassiti che penetrano attraverso la pelle e causare la Schistosomiasi, malattia che può dare disturbi importanti (diarrea, dolori addominali, problemi urinari) anche a distanza di mesi.

Usare una elevata protezione solare per la pelle e indossare gli occhiali di sole.  Non esporre al sole i bambini nelle ore più calde.

 

Montagna

Salendo in quota (oltre i 2.500 m.) si fa più fatica a respirare e meno ossigeno arriva ai tessuti, ciò può causare il “Mal di Montagna”.

Tra le destinazioni in alta quota più visitate dai turisti troviamo Cuzco, Perù (3.400 m), La Paz, Bolivia (3.780 m), Lhasa, Tibet (3.660 m), Kilimangiaro in Tanzania (5.895 m).

Per evitare il “Mal di Montagna” occorre dare all’organismo il tempo di abituarsi all’altitudine seguendo alcune regole:

  • salire lentamente e a tappe (non più di 500 – 600 m. al giorno)

  • evitare sforzi eccessivi nei primi giorni

  • dopo un’escursione in alta quota scendere a dormire ad una quota più bassa

  • in alcuni casi può essere utile assumere un farmaco, l’acetazolamide, che aiuta a prevenire il mal di montagna soprattutto in caso di rapida salita a quote elevate. Il dosaggio consigliato nell’adulto è di 125 mg due volte al giorno, iniziando un giorno prima dell’ascesa e continuando per 2/3 giorni dopo aver raggiunto la massima quota.    

Mal di testa, stanchezza, perdita di appetito, nausea, vomito, insonnia sono i primi disturbi del mal di montagna. L’acetazolamide al dosaggio di 125 mg due volte al giorno può essere utile come terapia. In ogni caso se i disturbi non si attenuano scendere subito di quota per evitare il rischio di peggioramento della malattia verso l’edema cerebrale e/o l’edema polmonare che richiedono un urgente intervento medico.

Le persone affette da cardiopatie, malattie polmonari croniche, malattie del sangue,  sono a maggior rischio e devono consultare il proprio Medico specialista prima di intraprendere un viaggio in montagna. 

 

Morsi

In alcune aree tropicali, subtropicali e desertiche possono essere presenti serpenti, ragni e scorpioni velenosi, anche mortali. E’ bene informarsi prima di partire e una volta arrivati nel luogo di soggiorno.

Non avvicinarsi e non disturbare gli animali in particolare i cani per evitare morsi e contatti con le mucose che possono trasmettere il virus della rabbia, una malattia mortale presente in molte zone del mondo.

Contro la rabbia esiste il vaccino.

In caso di morso di animale a rischio di rabbia lavare la ferita con acqua pulita, disinfettante o sapone e recarsi prontamente in un centro sanitario per valutare la necessità di una profilassi specifica.

Per il BAMBINO: vigilare affinchè non si avvicini agli animali per evitare morsi o graffi che possono trasmettere pericolose infezioni come la rabbia.

 

Malattie sessualmente trasmesse

I rapporti sessuali non protetti sono la causa principale di trasmissione del virus HIV e di molte altre malattie: sifilide, epatiti virali A – B – C, gonorrea, clamydia, condilomi, herpes genitale.

Si possono ridurre questi rischi evitando contatti sessuali occasionali o avendo solo rapporti protetti con il preservativo.

Le malattie a trasmissione sessuale sono in aumento e rappresentano un pericolo concreto sia in patria che all’estero: in viaggio va prevista una adeguata scorta di preservativi da portare con sé.

In caso di rapporti sessuali a rischio, anche in assenza di disturbi, occorre consultare il Medico al rientro ed effettuare gli esami di controllo ad es. il test HIV.

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